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giovedì 28 aprile 2011

Il terzo conto energia prorogato al 31 agosto






Probabile la proroga del terzo conto energia fino al termine del secondo quadrimestre. Dal 1° settembre entrerà in vigore il quarto. Poche possibilità per un taglio più morbido delle tariffe. Innalzata la taglia dei 'piccoli impianti' su tetto fino a 1 MW e accolta la proposta di un premio fisso per sostituzione amianto. Domani la firma?

Tra le novità che emergono dall’incontro tra le posizioni delle Regioni e del Governo sul nuovo conto energia fotovoltaico c’è quella che riguarda la probabile proroga del terzo conto energia fino al termine del secondo quadrimestre (31 agosto), con le tariffe definite dal decreto ministeriale del 6 agosto 2010. Un compromesso sulla fase transitoria, dopo il decreto Romani del 3 marzo scorso, che le Regioni avrebbero voluto portare almeno fino al 31 dicembre e che stamani ha portato i presidenti delle Regioni ad esprimere il loro parere negativo nei confronti della bozza di decreto sul fotovoltaico.
“Con questo decreto – ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani – innanzitutto non si risolve il problema dei diritti acquisiti e inoltre riteniamo che la riduzione degli incentivi sia troppo brusca". A quanto sembra però la rimodulazione della riduzione degli incentivi non sarà accolta e avremo probabilmente nuove tariffe dal 1° settembre 2011 quantitativamente sulla falsa riga di quanto stabilito nella bozza del decreto.
Secondo quanto detto da Errani è invece positiva l'intesa con il governo in merito alla valorizzazione degli investimenti per gli impianti realizzati sui tetti che probabilmente porteranno ad allargare la definizione di ‘piccoli impianti’ per gli impianti su edifici oltre la taglia dei 200 kW di potenza nominale: si parla infatti di 1 MW di potenza su edifici. Per Errani è soddisfacente anche quanto concordato sulle aree cosiddette già impegnate ai fini della salvaguardia del territorio.
Il Governo ha inoltre accolto la proposta delle Regioni e di molte associazioni di categoria di definire un premio fisso per il kWh prodotto da impianti fotovoltaici (tra 4 e 5 centesimi di euro) che vanno a sostituire le coperture in amianto, al posto del premio valutato nel 10% della tariffa incentivante. Vedremo a breve in termini concreti quali saranno i contenuti del decreto su tutti questi aspetti.
Per Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, “il bicchiere è mezzo pieno, perché abbiamo fatto ulteriori passi avanti, ma vogliamo portare avanti il decreto". “Avremo molti altri decreti da fare sulle rinnovabili, quindi ci saranno occasioni per correggere le norme in corso d'opera e ritrovare la condivisione piena delle regioni", ha detto il sottosegretario. Anche i governatori delle Regioni si sono resi disponibili per ulteriori modifiche su questo e gli altri decreti, ma sono consapevoli che è necessaria la loro rapida entrata in vigore. Saglia peraltro ritiene che già domani arriverà la firma dei ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Con questo provvedimento, dice Saglia, "tuteliamo le imprese e raddoppiamo gli incentivi rispetto a quello che volevamo all'inizio. Le imprese giudicheranno la riduzione ma potranno concludere gli investimenti in programma". “Insomma – conclude - guadagneranno un po' di meno, ma è giusto così".
“Le Regioni, a  prescindere dal colore politico – ha dichiarato Francesco Ferrante del Pd - hanno indicato i correttivi indispensabili affinché non si affossi un settore fingendo di volerlo sostenere, e dunque la proposta del sottosegretario Saglia di modificare, anche radicalmente, il decreto ministeriale sul fotovoltaico è condivisibile solo se ciò avviene aderendo alle indicazioni delle Regioni”. “Il Governo - dice Ferrante - non può tirarsi indietro, deve fare proprie le osservazioni delle Regioni, se non vuole essere il killer di un settore che ha solo bisogno di regole certe e sicurezza per crescere e creare occupazione”.

martedì 19 aprile 2011

Ecco il quarto conto energia

In anteprima il testo del decreto

Può essere consultato QUI.
Il provvedimento ha un respiro ampio, traguardando obiettivi a fine 2016, con un regime transitorio fino al 2012. Per quanto attiene al regime transitorio, per i piccoli impianti (da definire all’art. 3, lett. u) viene confermato il meccanismo previsto dal III Conto Energia. Per gli altri impianti, la gestione avverrà mediante la definizione di un tetto massimo di potenza installabile. Dal 2013, per tutti gli impianti scatterà un unico sistema basato sul “meccanismo alla tedesca” (tariffa omnicomprensiva, basato su un tetto di potenza installabile con l’introduzione di un limite di costo per ciascun periodo); la sommatoria dei costi del periodo (semestre), attribuibile ai diversi incentivi, dà luogo ai costi economici per “periodo”. In caso di sforamento dei tetti di costo di un periodo si passa alla tariffa incentivante prevista per il periodo successivo. Si interviene con decreto, qualora si superi l’ipotesi di potenza massima installata (23.000 MW) e di spesa (7 mld euro).
Raggiunti i volumi di realizzazioni e di costo preventivati, il settore degli investimenti nel fotovoltaico – conseguita la grid parity nel 2016, come ipotizzato nel provvedimento – dovrà sostenersi da solo e senza incentivi. Gli incentivi dovranno avere un décalage progressivo, a partire dal giugno 2011, fino ad annullarsi nel 2016.
E’ previsto il mantenimento degli incentivi per la sostituzione dei tetti in amianto. I piccoli impianti sono quelli realizzati da utenti famiglie, P.A. (definizione di cui al D.Lgs. 165/2001) e “piccolissime imprese” (con probabile soglia di 200 kW). Il grado di salvaguardia degli investimenti sarà tanto più elevato quanto più l’investimento avrà un elevato livello di maturazione. E’ prevista la redazione di un elenco (Registro) dei grandi impianti che vengono ammessi ad incentivo secondo un tetto con una graduatoria di “maturazione”, il cui primo livello sarà quello di “impianto completato”, con certificazione del distributore di rete. Altro criterio di priorità è costituito dalla fine dei lavori di realizzazione e , ancora, dalla dimensione dell’impianto, in cui è premiante la dimensione più piccola; altro criterio è la vetustà della data di autorizzazione. E’ previsto il mantenimento dei premi per gli impianti innovativi e a concentrazione, con l’istituzione di una riserva economica a ciò dedicata. Il tetto di potenza fino al 2012 per i grandi impianti è pari a circa 3.100 MW.
L’ispirarsi al sistema tedesco, prevede una tariffa omnicomprensiva con premio per l’energia prodotta e autoconsumata, unitamente a un meccanismo di autoaggiornamento, in caso di sforamento dei budget semestrali (ovvero senza interventi normativi ulteriori).
Per quanto concerne i problemi relativi agli allacciamenti, sono stati inseriti nel provvedimento elementi di garanzia per gli operatori, mediante la previsione di un periodo massimo pari a sette mesi per l’entrata in esercizio dei piccoli impianti, e pari a nove mesi per gli altri.
La durata della tariffa omnicomprensiva è ventennale. A fronte delle criticità sollevate in merito agli impianti realizzati su serre, i rappresentanti del MiSE rilevano che varranno le definizioni contenute nel III° Conto Energia.
Complessivamente, il regime degli incentivi subirà con il nuovo decreto un taglio consistente (anche legato alla contemporanea riduzione dei costi associati agli impianti), allo scopo di aumentare la potenza installata con contestuale riduzione della spesa a carico dei consumatori.
Il provvedimento prevede delle tutela a favore dell’industria nazionale sulle componenti degli impianti (inverter), nonché garanzie circa lo smaltimento e il riciclo dei moduli fotovoltaici al termine della vita utile dell’impianto.

venerdì 15 aprile 2011

Saglia: 4° Conto Energia, si va verso un modello tedesco



Saglia: 4° Conto Energia, si va verso un modello tedesco



Stop agli incentivi al fotovoltaico a partire dal 2017, anno in cui il Governo prevede che l’Italia raggiunga la grid parity


(Rinnovabili.it) – Il tanto temuto tetto sulla potenza incentivabile nel nuovo feed-in-tariff solare potrebbe essere sostituito da un cap sulla spesa per cercare di non penalizzare gli investimenti. A rivelare uno dei dettagli dell’attesissimo 4° Conto Energia è il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia a margine del convengo tenutosi oggi presso l’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma. Una scelta, quella di preferire un tetto alla spesa, che ricalca il modello tedesco e optata per la pressione esercitata dalle associazioni settore a cui il blocco alla potenza incentivabile, spiega Saglia, “risulta così sgradito”. Nessuna cifra in merito al percorso di riduzione degli incentivi nè dato circa il sistema di conteggio per l’applicazione del tetto “Non abbiamo ancora deciso se sarà semestrale o annuale”, ha dichiarato il sottosegretario aggiungendo che “il nuovo sistema si concluderà nel 2017, quando prevediamo di raggiungere la grid parity”. L’approvazione è attesa entro la prossima settimana e secondo l’agenda istituzionale già lunedì il testo potrebbe essere passare all’esame della Conferenza tecnica e il mercoledì successivo alla Conferenza Stato/Regioni.

mercoledì 6 aprile 2011

ANIE/GIFI: l’Assemblea approva la proposta per il 4° Conto Energia

Il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ANIE presenterà a breve al
Ministro Romani la proposta dell'industria fotovoltaica italiana per il riordino degli incentivi

Milano, 06 Aprile 2011. La proposta elaborata dal Consiglio Direttivo di ANIE/GIFI per il 4° Conto Energia
ha ottenuto ampio consenso delle aziende associate riunitesi per partecipare all'assemblea straordinaria.

Sono estremamente soddisfatto del risultato raggiunto grazie soprattutto all'incessante lavoro fatto da tutti
i miei colleghi del Consiglio Direttivo e della Segreteria – dichiara Valerio Natalizia Presidente di GIFI-ANIE.
Con il consenso della maggioranza dei soci presenteremo nei prossimi giorni al Ministro Romani tutte le
proposte e le richieste dell'industria fotovoltaica italiana. Il nostro obiettivo è quello di ultimare con il
dicastero uno schema di decreto in tempi brevissimi.

L'assemblea dei soci si è riunita Martedì 5 Aprile appositamente per valutare, dibattere e votare la proposta
che è stata approvata con il 71% delle preferenze. Una riunione che ha visto un vivace consenso ed una
partecipazione attiva di moltissime aziende associate che nel mese di Marzo sono aumentate di 15 unità:
un segnale questo della fiducia e del consenso riposto dagli operatori nell'associazione.

Nel dettaglio ANIE/GIFI propone di prevedere un regime transitorio, fino alla fine del 2011, durante il quale
applicare un decremento mensile delle tariffe a partire dal mese di ottobre.
A partire dal 2012, ANIE/GIFI propone una riduzione annuale delle tariffe fino al 2016 affiancata ad un
meccanismo di autoregolazione che colleghi in maniera inversamente proporzionale il livello delle tariffe al
livello della potenza installata.
La corretta registrazione degli impianti sarà garantita dal “fine lavori certificata”.

La nostra idea – afferma Natalizia – è di allineare il sistema incentivante italiano al modello tedesco in modo
da dare stabilità al mercato come base per la piena competitività delle imprese italiane. Con questo
proposta contiamo di arrivare al 2016 con oltre 20 GW di potenza fotovoltaica installata che permetteranno
di soddisfare oltre il 10% del fabbisogno elettrico nazionale e la creazione lunga tutta la filiera di oltre
300.000 posti di lavoro.

Sono convinto - continua Natalizia – che sia fondamentale in questo momento ricorrere all'utilizzo del
fotovoltaico, e delle fonti rinnovabili in generale, per dare al Sistema Energetico Italiano una maggiore
indipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi delle fonti tradizionali provocati dai cambiamenti geopolitici e
dagli eventi naturali.

Mi preme sottolineare infine – conclude Natalizia - il supporto fino ad oggi ricevuto e la sensibilità di molti
esponenti del mondo politico che si sono dimostrati molto disponibili all'ascolto e con i quali abbiamo avuto
modo di condividere le nostre idee per lo sviluppo dell'industria italiana del fotovoltaico