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martedì 3 maggio 2011

Quarto Conto Energia: attesa in giornata l’approvazione del decreto






Martedì 03 Maggio 2011 10:14

Potrebbe essere il giorno della firma finale per il decreto che regolerà gli incentivi alle rinnovabili, ammesso che venga raggiunto l’accordo tra le parti, non solo tra governo e Regioni, ma anche tra i ministri Romani e Prestigiacomo, che nelle scorse ore sono stati protagonisti di un diverbio su alcuni punti cruciali del provvedimento.
Forse il tanto atteso giorno del varo del Quarto Conto Energia è arrivato, ma siamo già in ritardo, soprattutto considerando che il 31 agosto – e non il 31 maggio, com’era stato previsto all’inizio – il Terzo Conto Energia cesserà di avere effetti. A quel punto, dal 1° settembre, il panorama delle energie pulite dovrà quanto meno avere certezze normative, sebbene con tutta probabilità il nuovo decreto non soddisferà le richieste di associazioni e imprese del settore.
Nel frattempo, ricapitoliamo i punti chiave del nuovo decreto, secondo quanto emerso dopo la presentazione della bozza durante la Conferenza Stato-Regioni.
Innanzitutto – e questo punto non poteva che essere condiviso – sono previsti premi per chi sostituisce le coperture in amianto con impianti da rinnovabili (0,05 euro/kWh). Premiati anche chi le sostituisce con pannelli fotovoltaici, a cui verrà riconosciuto il 10% sotto forma di incentivi, evitando per giunta di distinguere a seconda della provenienza dei moduli, che di regola, con il nuovo Conto Energia, verrà ulteriormente premiata qualora le componenti fossero del tutto italiane.


Cambieranno poi le definizioni. Sarà “piccolo impianto” un’installazione fino a 1MW di potenza posta sugli edifici e fino a 200 kW se posta a terra, mentre se posta su strutture della pubblica amministrazione sarà comunque considerata tale.
I condomini avranno particolari incentivi se si doteranno di impianti fino a 20 kW di potenza, questo per incrementare l’autoproduzione.
Per quanto riguarda i grandi impianti, saranno previste delle soglie di spesa: 300 milioni di euro per l’anno in corso, 212 milioni per il primo semestre del 2012, 161 per i restanti sei mesi dell’anno. In questo modo, si prevede di limitare le installazioni a 2.700/3.000 MW.
Infine, dal 2013 entrerà in vigore il tanto acclamato modello tedesco e i grandi impianti dovranno essere inseriti in un registro del quale avrà cura il Gse. Anche quest’ultima novità ha suscitato commenti e perplessità. Il GIFI, con il suo attuale presidente, Valerio Natalizia, ma anche con l’ex presidente, Gert Gremes, al timone di Tecno Spot, ha continuato nelle ultime ore a pressare il governo, con il quale è comunque d’accordo su parecchi punti, ma al quale ricorda il fattore tempo. E proprio il registro è nel mirino delle ultime discussioni: per il GIFI, occorre avere due registri per le due metà dell’anno 2012, oltre che impegnarsi nel semplificare e velocizzare le procedure di iscrizione degli impianti, entrambi punti considerati già dal governo.
Tra le posizioni più critiche, invece, spicca sempre quella di Assosolare. Dopo essersi lamentata più volte per essere stata estromessa dal tavolo delle trattative, l’associazione guidata da Gianni Chianetta si è espressa ancora sulla bozza del decreto e il presidente è stato tutt’altro che morbido: “Penalizzando gli impianti oltre i 200 Kw – ha affermato Chianetta - il Governo penalizza l’industria italiana, che al contrario di quanto si è detto negli ultimi mesi non è focalizzata solo su impianti di taglia piccola ma anche medio-grande, con grandi operatori che hanno attività anche all’estero. Il tetto previsto viene definito transitorio ma in realtà è un vero e proprio blocco, che pregiudica il raggiungimento della grid parity”.
Staremo a vedere quali voci saranno ascoltate dal governo, ammesso che sia questa l’intenzione. Di fatto, forse il problema più grande è quello di mettere d’accordo il ministro dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente dopo l’acceso confronto degli ultimi giorni. Solo quando il decreto comparirà in Gazzetta Ufficiale potremo davvero tirare un sospiro di sollievo.

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